Al Villaggio Sposi, l’esperienza di una casa famiglia aperta al volontariato di quartiere (e non solo)
Il racconto di Giuliana
Il giorno 26.01.2019 il Servizio Reti Sociali del Comune di Bergamo ha organizzato un convegno dal titolo “Siamo Sicuri? Riflessioni ed esperienze concrete sul tema della sicurezza urbana” che si è tenuto presso l’auditorium San Sisto di Colognola. L’evento ha inquadrato il tema della sicurezza urbana, un argomento che negli ultimi anni ha assunto un peso sempre maggiore non solo nella vita quotidiana delle persone e nell’agenda politica nazionale, ma anche nelle riflessioni effettuate delle varie Reti Sociali di quartiere.
Pertanto, è sembrato significativo affrontare la questione tramite una riflessione che coniugasse sia uno sguardo operativo (cosa si sta facendo e cosa si è fatto nella nostra città per affrontare le difficoltà inerenti alla Sicurezza?) che conoscitivo: non solo una conoscenza della tematica sicurezza quale fenomeno sociale, bensì una conoscenza più puntuale delle varie realtà associative che operano sul territorio cittadino. A tal proposito hanno partecipato la Polizia Locale di Bergamo, l’Associazione Carabinieri e gruppi di cittadini attivi che si occupano in prima persona dei problemi dei propri quartieri – Gruppo di Controllo del Vicinato del Villaggio degli Sposi e City Angels – in modo da favorire una trasversalità di conoscenze, tra loro e tra tutti i partecipanti.
La collaborazione e la sinergia tra istituzioni e cittadini è stato il nucleo principale dell’intervento del professor Cornelli, Criminologo all’Università degli Studi di Milano Bicocca che, tra i numerosi argomenti trattati, ha sottolineato come le conflittualità presenti nei quartieri siano segno evidente di problematiche legate alla coabitazione dello spazio pubblico. La convivenza è un problema serio che oggi non è facile gestire nel quotidiano.
Affrontare il tema della convivenza e della coabitazione significa avere a che fare con percezioni e stili di vita che si contrappongono, significa misurarsi con le diversità e riflettere sull’uso degli spazi pubblici.
Si fa quindi strada un’idea di cittadinanza attiva che muove in nuove direzioni. È importante provare a scardinare l’idea della delega o della aspettativa verso l’Ente Pubblico dando invece spazio alla costruzione di collaborazioni tra cittadino ed Ente pubblico favorendo la presa in carico da parte della comunità delle questioni. È altrettanto importante lavorare ad un cambiamento culturale: la cultura in cui viviamo costruisce gli occhiali con cui leggiamo ciò che ci circonda.
Si tratta quindi di lavorare alla ricomposizione dei legami fiduciari all’interno di una comunità che, attivamente, riscopre il desiderio di vivere e appartenere al proprio quartiere.
A cura del Servizio Reti Sociali