Se non facciamo niente, dal niente non nasce niente!

Se non facciamo niente, dal niente non nasce niente!

Un Gruppo di Cammino anche a Campagnola!

Il racconto di Fiorenza e Maria Grazia

Fiorenza e Maria Grazia, residenti nel quartiere Campagnola da una vita…
Sì… – Fiorenza e Maria Grazia si guardano e sorridono – siamo nate, cresciute e invecchiate a Campagnola. Anche Campagnola è cresciuta e invecchiata nel frattempo. Invecchiata, non migliorata – aggiunge Maria Grazia – proprio come noi!

Fiorenza e Maria Grazia Tasca, parenti?
Sì – risponde Fiorenza – siamo sorelle. Viviamo entrambe nella stessa villetta, io sotto e lei sopra con Danilo (il figlio n.d.r.).

Fate entrambe parte della categoria protetta delle over 65.
Fiorenza: Io sono una doppia categoria protetta, sono anche invalida, paralitica! Ecco…

Nonostante questo non sei mai ferma.
Fiorenza: Mai! Visto che ora ho tanto tempo libero rompo le scatole a tutti! – ride – No scherzo, ma siccome vivo in prima persona i problemi di molte persone disabili o anziane capisco e conosco bene le difficoltà che si incontrano quotidianamente e cerco di dare una mano come posso.

Due anziane, possiamo dire anziane? Di cui una in sedia a rotelle che insieme hanno avviato il Gruppo di Cammino di Campagnola. Non è strano?
Fiorenza: Adesso faccio fatica a muovermi  ma, guarda che quando ero giovane andavo dappertutto con la mia carrozzina! Sono stata in quasi tutti i continenti e non mi sono mai fermata davanti a niente. Certo, non è “normale” che una paralitica faccia un gruppo di cammino, e infatti non sono sola, c’è Maria Grazia!

Oltre al Gruppo di Cammino, oltre a rompere le scatole e a occuparvi delle vostre faccende private, siete impegnate anche su altri fronti?
Facciamo anche parte delle Rete di Quartiere di Campagnola, del Gruppo Anziani e frequentiamo la Parrocchia.

Potete spiegare meglio la genesi dell’iniziativa?
Nel 2006, 2007 si è costituito il Gruppo anziani. Inizialmente ci ritrovavamo in Oratorio soprattutto per giocare a Tombola. Abbiamo poi deciso di dare maggior spessore al valore socializzante degli incontri introducendo rinfreschi, merende una volta al mese e due o tre volte l’anno un pranzo, aiutate dai volontari della parrocchia e dagli alpini. In quegli anni il gruppo era composto da circa 70 persone tutte alla soglia degli 80 anni. Nel tempo le condizioni sono però cambiate: dopo 13 anni siamo rimasti in 20, tutti molto anziani e acciaccati e non c’è stato un ricambio, anche perché i nuovi anziani spesso non sono di Campagnola, vengono da fuori e non li conosciamo.

Però non vi siete fermate.
No, cioè, ci siamo un po’ fermate per forza. L’Oratorio ha chiuso, Campagnola non ha altri spazi pubblici o privati dove ritrovarsi, e poi è arrivata pure la pandemia che ha dato il colpo di grazia. Ma noi non ci scoraggiamo mai e non tutto è cambiato in peggio – aggiunge Fiorenza. Una paio di anni fa abbiamo iniziato a partecipare alla Rete di Quartiere che abbiamo conosciuto grazie al nuovo operatore. Quella è stata l’occasione per conoscere nuove persone e un’opportunità per presentare i problemi di Campagnola.

Si può dire che senza la Rete sarebbe stato difficile organizzare il Gruppo di Cammino?
Impossibile! Come facevamo? Non sapevamo nemmeno che esistessero i Gruppi di Cammino! Attraverso la Rete e l’Operatore abbiamo iniziato a ricevere anche noi le proposte di attività rivolte agli anziani e due anni fa abbiamo partecipato alla Festa dei Nonni organizzata ad Astino. In quell’occasione abbiamo conosciuto Adriana Zavattaro della Rete di Boccaleone e abbiamo iniziato a sentirci e a scambiarci informazioni e idee. Adriana è la walking leader del Gruppo di Cammino ATS di Boccaleone e così ci è venuta l’idea di fare anche a Campagnola un gruppo di Cammino.

Perché avete pensato che fare un Gruppo di Cammino a Campagnola fosse una buona idea?
Maria Grazia: A Campagnola non ci sono più gli spazi per ritrovarsi, ma di posto ce n’è per fare una camminata! E poi da tempo stavamo cercando delle attività accessibili agli anziani ma appetibili anche ai “giovani anziani”.

Fiorenza: Ci sembrava una buona proposta, e poi qualcosa bisogna fare, anche sbagliando. Al massimo non veniva nessuno ma se non facciamo niente, dal niente non nasce niente!

Cosa avete fatto per attivare il Gruppo di Cammino?
Dopo aver scoperto i Gruppi di Cammino abbiamo condiviso l’idea in Rete ed è stato organizzato un incontro per capire quali passaggi si dovevano fare. L’incontro si è svolto in Oratorio e c’era la coordinatrice del Servizio Sociale area Anziani Cristina Trussardi, la sua responsabile Elena Lazzari, c’era la dott.ssa Rocca e Paolo Brembilla, responsabile di ATS dei Gruppi di Cammino. C’era anche l’Assessora Messina. Noi eravamo una ventina circa. Ci hanno spiegato tutto e nel giro di un mese siamo partite!

E ora come va?
Ora le attività sono sospese, siamo in Zona Arancio (l’intervista è stata realizzata il 16/02/2021 n.d.r.), ma riprenderemo appena possibile – spiega Maria Grazia. All’inizio si sono aggregati all’attività circa 25 persone di cui solo 7 del Gruppo Anziani e un paio di persone che non avevamo mai visto e non conoscevamo. Quindi abbiamo avuto un po’ ricambio e qualche persona nuova. Il gruppo si è poi stabilizzato e in media ci ritroviamo in 20. Un bel numero! Essendo in tanti e avendo anziani molto diversi tra loro abbiamo recentemente deciso di raddoppiare la proposta. Ogni giovedì si ritrovano le “Tartarughe”, io sto con loro, sono la walking leader. In questo gruppo ci sono le persone che hanno qualche difficoltà motoria, il percorso è più breve, meno impegnativo, ma è bellissimo camminare lentamente in compagnia e chiacchierare! Quelli più giovani o che hanno un’andatura più svelta sono il gruppo delle “Gazzelle”, si ritrovano il venerdì e sono il gruppo più numeroso.

Le persone del Gruppo di Cammino sono rimaste in contatto durante la sospensione dell’attività per la pandemia?
Maria Grazia: Continuiamo a tener vivi i legami tra noi, soprattutto con le persone che conoscevamo un po’ meno e che abbiamo incontrato grazie al Gruppo di Cammino. Ci sentiamo telefonicamente per fare una chiaccherata, per sapere come va o quando qualcuno di noi ha qualche problema da risolvere, cerchiamo di aiutare quando si può.

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